martedì 27 settembre 2011

Ravioli di melanzane

Cosa da più soddisfazione in cucina, o più in generale nella vita, del preparare la pasta fresca in casa ed in particolare la pasta fresca ripiena? Poche cose direi...
Lo scorso we mi trovavo a casa e pensavo ad una preparazione di pasta fresca ripiena con un prodotto di stagione: ho così pensato di 'salutare' l'estate con dei ravioli ripieni di melanzane, conditi poi con del semplice sugo al pomodoro fresco (approfittiamone finchè siamo in tempo!) e basilico con una spolverata di ricorra salata che ricorda un po' il sugo della pasta alla Norma!
Il risultato è stato sorprendente anche per il sottoscritto, soprattutto dopo il pranzo della domenica! Ne è venuto fuori un primo piatto dal sapore delicatissimo e soprattutto molto 'casereccio', al primo assaggio sembra proprio di sentir rinvenire i sapori genuini di una volta.
Non so cosa altro aggiungere su questo piatto, sento solo di consigliare di tirare la sfoglia sottile a mano perchè solo così si può essere pienamente soddisfatti del risultato.
Di seguito la ricetta.

Ingredienti per 3/4 persone

200 gr di farina '00'
2 uova
q.b.semola di grano duro
2 melanzane lunghe
150 gr di ricotta di pecora
1 tuorlo d'uovo
sale
pepe
rosmarino
15 pomodori rossi s. Marzano (o comunque pomodori da sugo)
basilico
ricotta salata
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
ricotta salata

Modalità di preparazione

Impastare vigorosamente le uovo con la farina fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, avvolgerlo nella pellicola alimentare e farlo riposare per circa 30 minuti.
Tagliare le melanzane per il lungo e cuocerle in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti, farle raffreddare, quindi raccogliere la polpa con un cucchiaino. Mescolare la polpa delle melanzane alla ricotta, il tuorlo d'uovo, una manciata d'origano, sale e pepe. La farcia dei ravioli è pronta.
Preparare il sugo privando con l'aiuto di un coltellino i pomodori della radice  e praticando un taglio a croce sul fondo. Tuffarli per 30 secondi nell'acqua bollente, scolarli e passarli subito sotto l'acqua fredda. Sbucciarli e tagliarli a pezzetti dopo averli privati dei semi interni.
Tagliare a metà lo spicchio d'aglio, privarlo dell'anima interna farlo rosolare in un tegame con un filo d'olio. Aggiungere i pomodori mondati e cuocere fino ad ottenere un sugo corposo, salare ed aggiungere il basilico in foglie.
Con l'ausilio di un  mattarello stendere la pasta piuttosto sottile, ricavare le singole sfoglie con un tagliapasta e riempirle con la farcia alle melanzane. Chiudere i ravioli sigillando i bordi con un po' d'acqua facendo attenzione ad eliminare l'aria interna così che non si aprano in cottura.
Passare i ravioli nella semola e cuocerli in abbondante acqua salata per circa 4 o 5 minuti. Scolarli e condirli con il sugo ed una spolverata di ricotta salata. 

Girellle di 'nduja con stracchino e noci

Qualche tempo fa un mio collega calabrese si presentò in ufficio da me con un interessante omaggio: 'nduja di Spilinga, direttamente dal paese e fresca di produzione! Inutile dire che sono rimasto molto contento, e che nei giorni seguenti stuzzicavo il mio appetito con qualche pezzettino di pane spalmato con le delizia in questione.
Nonostante la qualità sopraffina dell'alimento, un po' per il caldo eccessivo ed un po' perchè è comunque impegnativo da digerire, questo veniva consumato piuttosto a rilento: ho pensato dunque ad una ricetta da realizzare con la 'nduja che fosse gustosa ma nello stesso tempo sfiziosa. A questo proposito ho fatto ricorso ad un libro molto simpatico e soprattutto composto da ricette originali e di semplice esecuzione: Il libro del cavolo di Sigrid Verbert, che altro non è che la raccolta stampata di alcune ricette facenti parte di quell'associazione culinaria conosciuta come Il cavoletto di Bruxelles.
Ebbene, si tratta di girelle di pane farcite all'intreno con 'nduja, stracchino e noci: la triade di sapori risulta azzeccata dato che il piccante della 'nduja viene smorzato dallo stracchino e ben si sposa con la noce!
Ho fatto fare da cavi allo stesso collega che mi aveva fatto dono della 'nduja, ne è rimasto ampiamente soddisfatto, ed anche il sottoscritto!
Dopo tanti elogi, direi di passare alla ricetta:

Ingredienti per circa 30 girelle

400 gr di farina manitoba
20 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
olio extravergine d'oliva
q.b. acqua
2 cucchiai di 'nduja
100 gr di stracchino
noci sgusciate

Modalità di preparazione

Sciogliere il lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepida ed unire alla farina insieme a due cucchiai d'olio extravergine d'oliva ed al sale. Impastare aggiungendo tanta acqua quanto basta per ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprire con la pellicola alimentare e far lievitare per circa un'ora.
Trascorso il tempo dividere l'impasto in due parti eguali e stenderle con l'ausilio del mattarello. Ammorbidire la 'nduja con dell'olio extravergine d'oliva e spalmarla sull'impasto. Aggiungere lo stracchino tagliato a dadini e le noci grossolanamente tritate, quindi avvolgere il tutto partendo dal lato più lungo e formare dei rotoli. Tagliare delle rondelle di uguale spessore e posizionarle su una teglia rivestita di carta da forno. Far lievitare per 20 minuti, quindi cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti o comunque fino a colorazione.

martedì 20 settembre 2011

Crocchette di funghi

La ricetta che propongo nel post di oggi è un antipasto sfizioso di stagione. Si avvicina l'autunno e nei boschi d'Italia e non è possibile raccogliere i primi funghi: ebbene, qualsiasi sia la tipologia di questi (personalmente ho utilizzato un misto di porcini, pioppini e galletti), si possono realizzare delle crocchette o più propriamente delle polpette croccanti da poter servire come antipasto in una cena con gli amici.
Personalmente questa ricetta la vedo bene al fine di impiegare i funghi freschi avanzati da qualche preparazione e che necessitano di essere reimpiegati al più presto per non ammuffire. Essendo una ricetta molto semplice, il segreto è sempre lo stesso: ingredienti di prima qualità, quindi mi raccomando la qualità dei funghi!
Le ho servite ad una coppia di amici (molto soddisfatti) e prima, come di consueto, ai miei colleghi 'cavie' che hanno molto gradito!
Direi che a questo punto si può passare alla ricetta.

Ingredienti

50 gr di burro
500 gr di latte
50 gr di farina
q.b. noce moscata
250 gr di funghi misti (tipologia a piacere)
1 tuorlo
1 uovo intero
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
farina
q.b. pangrattato
2 uova
sale
pepe
olio per friggere

Modalità di preparazione

Preparare la besciamella il giorno prima, tostare la farina setacciata con il burro fuso in un tegame, aggiungere fuori dal fuoco il latte a filo mescolando con una frusta per non far formare i grumi, aggiungere sale pepe e noce moscata, rimettere il tutto sul fornello e continuare la cottura a fuoco lento per circa 10 minuti sempre mescolando fino a quando la frusta non 'taglia' il composto. Versare in una ciotola, coprire con la pellicola alimentare e far riposare in frigorifero.
Pulire accuratamente i funghi, tagliarli al coltello grossolanamente e saltarli in padella con olio ed aglio, salare pepare e mettere da parte.  Unire i funghi alla besciamella, aggiungere un tuorlo ed un uovo intero e pan grattato sufficiente ad ottenere un composto denso e 'manipolabile'. Con le mani formare delle polpette o comunque dare la forma desiderata, passarle prima nella farina poi nell'uovo ed infine nel pangrattato.
Friggere le crocchette in abbondante olio (d'oliva o di semi di arachide), scolarle, passarle nella carta assorbente da cucina e servirle calde.

giovedì 15 settembre 2011

Spaghetti con breasola della Valtellina doc, pistacchi di Bronte e ricotta salata

Come spesso mi accade, qualche sera fa ero di ritorno a casa per l'ora di cena senza idee precise: ecco che, rovistando nel frigorifero alla ricerca di qualche ingrediente, ho realizzato la ricetta di un primo piatto che, opportunamente regolata nel dosaggio degli ingredienti, può rivelarsi di successo in una cena con amici.
Oltre ad un mezzo vasetto di pistacchi di Bronte, ha fatto capolino dal frigorifero un finale di bresaola della Valtellina reduce da vari aperitivi e carpacci, oltre ad un tronchettino di ricotta salata: a questo punto mi sono chiesto 'Ma se combinassi opportunamente i tre sapori nel condimento di una pastasciutta?'. Detto fatto, ho realizzato il piatto oggetto del post di oggi, che devo dire che risulta notevole a condizione di essere 'moderati' con la bresaola e di tagliarla fina così che la sua presenza non sia invasiva, di essere generosi con il pistacchio ed anche con la ricotta salata, che come ho già avuto modo di sottolineare in diversi post precedenti è saporita ma non aggressiva. Nella mia realizzazione ho utilizzato una buona qualità di spaghetti, consiglio per valorizzare ancora di più la pietanza una pasta artigianale di spessore.
A questo punto non mi resta che enunciare la ricetta, enjoy it!

Ingredienti per 4 persone

500 gr di spaghetti (o pasta artigianale)
100 gr di bresaola della Valtellina doc a fettine
170 gr di pistacchi di Bronte
q.b. ricotta salata
olio extravergine d'oliva
sale

Modalità di preparazione

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Pestare grossolanamente i pistacchi in un mortaio e tagliare a pezzetti la bresaola.
Scaldare un filo d'olio extravergine d'oliva in una padella e far rosolare per un minuto la bresaola, quindi spegnere ed aggiungere una parte (metà circa) dei pistacchi. Una volta cotta la pasta, scolarla e mantecarla per un minuto a fuoco vivace nel condimento aggiungendo eventualmente un po' dell'acqua di cottura.
Impiattare e servire spolverando con il resto dei pistacchi, una generosa grattugiata di ricotta salata ed un filo d'olio extravergine d'oliva.

Dalla Russia con amore: blinis con caviale e panna acida

L'estate sta volgendo al termine (si fa per dire, dato che qui nella capitale fa ancora un caldo infernale) e riuscendo finalmente a vincere la pigrizia e a rientrare nell'ordine di idee della vita normale ho rimesso mano al blog!
Bene, la ricetta che propongo oggi è legata alla mia vacanza: questa estate ho fatto un viaggio di due settimane in Russia, arrivando a Mosca e successivamente viaggiando in treno sono stato alle isole Solovsky, a Kigi che è una simpatica località con la caratteristica delle case in legno, fino ad arrivare a San Pietroburgo. Ora mi sembra superfluo sottolineare quanto mi abbiano affascinato i posti visitati, ricchi di bellezze artistiche e testimonianze storiche, ma anche la cucina non era da meno, soprattutto per quanto riguarda le zuppe, in primis la famosa  borsch, una zuppa a base di barbabietole rosse e panna acida in genere accompagnata da pezzi di carne o fagioli o patate e ben speziata.

Tra le altre cose c'è da dire che ho un grosso debole per il caviale, che come molti sanno è fatto con le uova di un pesce chiamato storione. Fino a qualche anno fa, data l'abbondanza di questo pesce in Russia, era possibile acquistare il caviale a prezzi ragionevoli. Ora, dato che lo storione è a rischio estinzione, il prezzo del caviale è salito vertiginosamente. Un'alternativa economica è costituita dal caviale rosso, fatto con le uova del salmone, abbondante in Russia e di ottima qualità.
Durante uno degli ultimi giorni del mio viaggio mi trovavo al mercato di San Pietroburgo e sono rimasto folgorato dalla vista del bancone del caviale: a questo punto non potevo se non lasciarmi trasportare dal mio istinto ed ho così acquistato due confezioni di caviale rosso ed una confezione di caviale beluga, il migliore!
Una volta tornato in Italia ho pensato subito di farmi un aperitivo russo a base di caviale e vodka: ebbene, i Russi sono soliti accompagnare questa preziosissima vivanda con i blinis, che altro non sono se non delle specie di crepes alla farina di grano saraceno, e la panna acida, che chiamano 'smetana'.
Detto questo non mi resta che passare alla ricetta ed augurarvi, come si dice in Russia in occasione di un brindisi, 'nasdarovie'!

Ingredienti

Per i blinis

180 gr di farina di grano saraceno
60 gr di farina '00'
8 gr di lievito secco per torte salate
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
20 gr di zucchero di canna
3 cucchiai di burro fuso
2 uova
230 ml di latte
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di erba cipollina tritata

Per la panna acida

1 l di panna liquida fresca
25 gr di yogurt intero
1 cucchiaino di succo di limone

Modalità di preparazione

Sciogliere il lievito in 60 ml di acqua tiepida e lasciarlo riposare 5 minuti fino a quando non si saranno formate le prime bollicine. Setacciare le farine e mescolarle al lievito. Versare a filo il latte mescolando con una frusta, coprire il tutto con la pellicola e lasciare riposare in frigo per una notte.
In una ciotola mescolare lo zucchero di canna con il bicarbonato, le uova sbattute, lo zucchero di canna, il sale e l'erba cipollina. Aggiungere il tutto al composto fluido mescolando fino ad ottenere un impasto omogeneo, quindi incorporare il burro fuso tiepido.
Far scaldare sul fuoco una padella antiaderente, versare sopra qualche cucchiaio di pastella e cuocere da ambo i lati fino a colorazione, ottenendo delle piccole crepes.
Per la panna acida mescolare la panna allo yogurt ed al succo di limone, versare il tutto in un contenitore a chiusura ermetica e lasciar riposare a temperatura ambiente per circa 24 ore. Conservare in frigo e consumare entro 3 o 4 giorni al massimo.
Servire i blinis con il caviale e la panna acida, accompagnandoli con un bicchierino di ottima vodka opportunamente gelato!