Il risultato è stata una preparazione in cui vi è una meticolosa ricerca della qualità degli ingredienti, e soprattutto della loro 'originalità'. Credo che l'unica differenza che presenta rispetto alla pastiera napoletana doc sta nel quantitativo delle uova, che in diverse ricette caserecce ho visto variare da 8 a 12!
Posso affermare con orgoglio di aver ricevuto il consenso dei miei colleghi napoletani!
Per quanto riguarda l'originalità, se ho peccato di presunzione o commesso qulache inesattezza, chiedo venia e nello stesso tempo suggerimenti o consigli, ciò è dovuto solo ad inesperienza!
Veniamo dunque alla ricetta:
Ingredienti
Per la frolla:
300 gr farina 00
150 gr strutto
150 gr zucchero
3 tuorli d’uovo
Per la farcia:
580 gr di grano cotto
Scorza di ½ limone
150 ml di latte
200 gr zucchero
1 noce di burro
500 gr di ricotta
90 gr di canditi tra arancia, cedro e zucca
4 uova
3 o 4 cucchiai di fiori d’arancio
1 cucchiaino di cannella
Modalità di preparazione
Con gli ingredienti indicati preparare una frolla e farla riposare in frigorifero per qualche ora (meglio tutta la notte).
In un pentolino far andare a fuoco lento il grano con il latte, la scorza di limone ed il burro, fino a completo assorbimento del liquido. Far raffreddare.
Aggiungere al grano ormai freddo la ricotta e 160 gr di zucchero mescolando con una frusta, aggiungere i tuorli uno alla volta, i canditi, l’acqua di fiori d’arancio e la cannella.
Montare a neve le chiare con i rimanenti 40 gr di zucchero ed aggiungerli delicatamente al composto.
In una teglia piuttosto alta stendere sul fondo e sui bordi ¾ circa della frolla, riempirla con la farcia, quindi ricoprire la superficie con delle striscioline di frolla.
Cuocere in forno a 190° per circa un’ora.
Qualora si volesse iniziare la preparazione dal grano crudo, va messo a bagno per almeno un paio d'ore (meglio una notte) e successivamente cotto per un'ora/due (dipende dalla consistenza e da quanto è rimasto a bagno) in acqua leggermente salata.
Eccomi qua. Ha proprio una bella faccia!La ricetta è diversa dalla mia ma onestamente non posso sbilanciarmi. La regola del "de gustibus" con la pastiera è indiscutibile. Dai uno sguardo alla mia ricetta e ti accorgerai che ci sono molte più uova. Inoltre una cosa su cui non lesinerei è l'acqua millefiori che deve essere abbondante. La pastiera deve risultare "sugosa" all'interno non secca. Se è piaciuta agli amici napoletani mi fido!
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P.S. Se puoi prova la mia icetta e fammi sapere io magari provo la tua!
@Marcella:Grazie! Beh, immagino che la tua pastiera si avvicini molto a quella doc come riportato nel post, quindi con molte uova... Riguardo al 'sugoso' c'era tutto, del resto una pastiera secca non va bene... Appena posso dò un'occhiata alla tua ricetta e magari la provo, ti farò sapere!
RispondiEliminaBaci